Campanile

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Nel 1632, dopo la distruzione del castello, rimase in piedi la piccola chiesetta che divenne praticabile da tutti i popolani. Si costruì al tempo un piccolo campanile alto 9 metri.

Il parroco, don Giò Francesco Ravinale, nel corso dei primi anni del 1700 organizzò una raccolta fondi tra i parrocchiani ed ottenne la partecipazione economica del comune per la costruzione di un nuovo campanile. Nel 1729 venne abbattuto il vecchio campanile e un gruppo di volontari si organizzò per la ricostruzione.

I lavori vennero sospesi perché era necessaria una migliore organizzazione. Il comune di Diano, per il completamento dell’opera, incaricò l’architetto Gallina di Alba ed il capomastro da muro signor Oliva. Il cantiere durò dal 1732 al 1738. Si utilizzarono anche pietre e mattoni del vecchio Castello.

 

 

Nel 1761 viene posata la grande campana che suona il FA del peso di 670 Kg e del diametro di cm 105. Nella pregiata fusione in bronzo la Contessa Ruffino Silvia Dal Pozzo getta parecchie medaglie in argento donando un suono particolarmente squillante.

NAPOLEONE BONAPARTE

Durante l'invasione Napoleonica la campana si salvò per miracolo, perché Napoleone, venuto a sapere del suo inestimabile valore, voleva prenderla per trasformarla in monete. Fortunatamente i nostri antenati finsero difficoltà nello smontaggio, così riuscirono a salvarla. Napoleone, tuttavia, fece pagare agli abitanti grandi quantità di rame e argento come risarcimento.

Il nuovo campanile alto 42 metri è una vera opera d’arte, ma appare sproporzionato vicino alla piccola antica chiesetta. Alcuni anni dopo, nel 1763, inizierà la costruzione della nuova maestosa Chiesa di san Giovanni Battista.

- Per saperne di più guarda questo video a cura di Mario Proglio -

 

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